La meditazione è favorita da una lenta sequenza di atti respiratori.
La paura fa mancare il respiro
La calma si accompagna ad una respirazione regolare
L’eccitazione fà ansimare
L’imbarazzo fa balbettare
L’angoscia soffoca
La tristezza fa sospirare
L’ansia e la sofferenza riducono la profondità del respiro e introducono apnee
La disperazione può sciogliersi in singhiozzi
Il sollievo fa respirare a pieni polmoni
Il rifiuto fa tossire
La noia fa sbadigliare
La felicità produce un’effervescente diffusione di ossigeno e ‘prana’ in ogni parte del corpo.
In quanti diversi modi le emozioni interagiscono col nostro respiro!
Purtroppo quando sono spiacevoli tendono a ridurlo , con una ricaduta di effetti psicofisici altrettanto indesiderabili.. Ma con adeguate tecniche di respirazione e un po’ di pazienza si può invertire il processo, espandere di nuovo felicemente polmoni ed energia potenziando il benessere individuale ad ogni livello. Provare per credere.
Lavorare col respiro cosciente favorisce dunque la consapevolezza, ma certi modelli di respiro- come quello circolare del rebirthing – sono magicamente capaci di espandere la fondamentale energia dell’operatore, la sua fede nel fine buono della Vita , il potere positivo e creativo della mente riaccordata al cuore. Non solo in un processo migliorativo personale: l’armonia è contagiosa come la disarmonia e solo l’armonia dei singoli individui costruisce il cammino verso l’armonia tra i popoli della terra!
Dunque la respirazione consapevole può aiutare ciascuno a connettersi con se stesso ma anche con la Vita Unica che scorre in ogni uomo, prima dei pensieri.RESPIRA , SEI VIVO !